Quando è solo, il microbo (stavo per dire: l’uomo) reclama, come piagnucola, un’anima gemella perché gli tenga compagnia. Se l’anima gemella arriva, non possono sopportare di essere due, e ognuno comincia a farneticare per diventare uno con l’oggetto dei suoi contorcimenti viscerali. Non c’è senso comune: uno, vuol essere due; due, vuol essere uno. Se l’anima gemella non arriva, si scinde in due, e si dice: buon giorno, vecchio mio, si getta tra le proprie braccia, si riattacca a sé e si prende per qualcosa, o persino per qualcuno. Tuttavia non avete che una cosa in comune, ed è la solitudine: come dire tutto o niente, dipende da voi.
– René Daumal, La gran bevuta, trad. it. di Claudio Rugafiori, Adelphi, 2021