Oggi
dovete avere pazienza, ho trascritto parola per parola un video che ho ascolto
con avidità e di cui ne farò tesoro. In parte già avevo in mente i concetti di
seguito espressi ma l’oratore, per quanto mi riguarda, l’ha fatto talmente bene
che ho deciso di trascrivere il tutto. Non vi dirò chi è e da dove ho preso il
video.
Sostanzialmente
risponde alle email che gli sono state inviate sulla difficoltà di trovare una
relazione in cui crescere. La difficoltà nel mondo odierno del dating, ossia
degli appuntamenti.
Legge
il primo estratto:
“nel mondo di oggi
trovo difficile instaurare nuove conoscenze, vedo attorno a me un mondo chiuso,
fatto di modelli, a cui se non appartieni, sei out. Tutto è
social/app/virtuale, per d più quando mi capita di conoscere una ragazza, trovo
che non riesca mai a raggiungere una vera profondità. Magari pretendo troppo
dai tempi. io mi trovo spaesato, depresso” Nicola
o
ancora
“mi sono reso conto
del fatto che non sono amato da nessuno. non è la solitudine che mi fa
soffrire, ma la mancanza di amore. Ho cercato di darmi delle spiegazioni, però
non ci ho cavato nulla. non sono brutto, non sono stupido, non mi ritengo
nemmeno banale. Quindi perché? Quale è la mia colpa? Mi sento fuori epoca.” Emanuele
Tutti,
omosessuali, eterosessuali con lo stesso problema: questo grande amore che ci
era stato promesso, dov’è?
Vorrei
iniziare ad analizzare i fattori che si devono sommare per poter parlare di una
relazione, di una relazione appagante perché io non credo che ci sia chiaro
culturalmente quanto sia complesso.
1 ATTRAZIONE
FISICA/ INTESA SESSUALE
La
prima componente è l’attrazione fisica, la sessualità, il contatto, le coccole.
è l’attrazione quella cosa che proprio ti far venir voglia di mettere le mani
addosso alla persona. La voglia di baciare, quell’emozione che senti anche
semplicemente guardando una foto. Per me il sesso sono le FONDAMENTA di una
relazione. Notare che una relazione che è fatta solo di sesso è quindi a
livello terra, non c’è niente sopra ma fatto sta che quelle sono le fondamenta, lo slancio
iniziale e poi anche finito l’innamoramento iniziale comunque nel letto, nella
fisicità, nelle coccole, ci si ritrova. Già che l’attrazione fisica sia
ricambiata è tutt’altro che scontato, è già una fortuna quello. Ma andiamo
avanti.
2
INTESA INTELLETTUALE
L’affinità
che è quella che poi ci unisce nei rapporti di amicizia. Il dialogo. Quella
voglia di scoprirsi e di scoprire l’altro o l’altra: le passioni, gli interessi
in comune. Tutto ciò che è fuori dal letto. E già trovare una persona con cui
avere questo dialogo che proprio scorre come un fiume e una forte attrazione
fisica ricambiata, è già molto improbabile. Ma andiamo avanti.
3
L’IMPEGNO
La
determinazione a portare avanti insieme un progetto di vita. Poi questi fattori
si possono bilanciare tra di loro. Anzi, credo che tutte le relazioni abbiano
un angolo debole, però gli altri due devono essere fortissimi per bilanciare.
Ma non è finita. Perché?
Si
possono avere tutte queste affinità, si può essere ricambiati ma a volte non si
è nello stesso momento della vita
4
TEMPISMO
L’altra
persona non è nel momento giusto: ha appena concluso una relazione, sta vivendo
un profondo momento di cambiamento per cui non ha le energie mentali, la
presenza, per concentrarsi su di un’altra persona. O ancora, l’altra persona
non ha la giusta maturità emotiva.
E’
inutile cercare una persona priva di problemi, buona fortuna. QUELLO CHE
VOGLIAMO è UNA PERSONA CHE LOTTA PER RISOLVERE I SUOI PROBLEMI. La maturità è
anche questo, ed è tutt’altro che scontata.
Insomma,
che tutti questi fattori si sommino e al momento giusto è molto improbabile.
Capita poche volte nella vita: una, due volte, a qualcuno MAI. E tutto questo
va contestualizzato al momento storico che concorre all’attuale scenario
appunto del dating, del mondo degli appuntamenti che risente tantissimo di
questo problema generazionale dell’entitlement. Ossia che ad intere
generazioni, così come è stato promesso che avranno una carriera da sogno e ora
si stanno scontrando con mercati e recessioni proprio con la faccia sul
marciapiede è anche stato promesso un grandissimo innamoramento con tante
storie d’amore. Le hanno tutti queste meravigliose storie d’amore! Spettano
anche a me! Entitlement è questo, ne ho diritto, al punto che se questo
non mi viene garantito, io mi arrabbio. Nella cultura poi social in cui tutto è
ad una portata di click, ecco che si verificano due dinamiche molto discusse come
quelle dell’orbiting e del ghosting.
Orbiting
consiste nel tenere nella propria orbita anche persone nei confronti delle
quali non si è realmente interessati ad impegnarsi perché si è comunque alla
ricerca di qualcosa di più, qualcosa di meglio. Orbiting in concreto vuol dire:
“ci vediamo venerdì prossimo?” “eh ti direi di sì ma ti do conferma” non ti dà
conferma “ciao allora questa sera ci vediamo?” “ah scusa, alla fine ho avuto un
problema, possiamo fare settimana prossima?” scrivi settimana prossima “ciao ci
vediamo martedì?” “e direi di sì però ti do conferma”. Avete capito, si tiene
la persona presente ma senza mai realmente avvicinarsi. il ghosting invece è
una metodologia molto comune di chiusura dei rapporti ossia quando non c’è più
un interesse. Dato che il rapporto si è sviluppato su piattaforme social,
smetto di rispondere ai messaggi. Quindi spesso questi comportamenti sono
facilmente interpretabili.
Orbiting:
credo di poter avere di meglio.
Ghosting:
ho trovato di meglio.
Ho
fatto questo sconcertante preambolo per riconoscere l’esistenza di cause
esterne ai vostri problemi, alla frustrazione che state patendo. E’ importante
farlo per via del bias di attribuzione di cui soffriamo tutti ossia è una distorsione
nella percezione della realtà data dalla normale conformazione della nostra
mente per cui i nostri problemi hanno sempre cause esterne, i problemi degli
altri hanno cause interne. E’ proprio la nostra reazione istintiva, se
sbagliamo qualcosa sul lavoro “ah, quel giorno ero stanco” “me l’hanno detto
all’ultimo” “avevo poco tempo, non mi hanno passato tutte le informazioni” se
sbaglia qualcun altro “eh, è distratto” “è ignorante, è stupido, è incapace” ,
la causa è sempre interna e la causa dei nostri errori è sempre esterna. Il più
delle volte, indovinate, un problema ha sia cause interne che cause esterne. Quindi,
ammesse le cause interne ora parliamo un po’ delle ipotetiche cause interne. un
concetto su cui insisto sempre molto è che un adulto
non
ha il diritto di essere amato.
Un
adulto ha il diritto di amare, deve avere questo diritto ma non ha il diritto
di essere amato perché ne conseguirebbe che gli altri abbiano il DOVERE di
amarlo. Capite il problema.
Un
bambino, ha il diritto di essere amato, dai suoi genitori o da chi gli fa da
genitore. Un adulto non ha questo diritto.
Per
un adulto essere amato è un PRIVILEGIO
e
GUAI CONVINCERSI CHE LA PROPRIA infelicità deriva dall’assenza di un PRIVILEGIO.
NELLA
nostra società lo facciamo tantissimo.
ho
cercato di farvi capire, quanto sia improbabile e quanto sia RARO nella vita
incontrare una persona con cui davvero iniziare una relazione appagante in cui
crescere.
Quindi
vi chiedo, ha senso arrivare a stare male perché non si vince la lotteria?
nelle
vostre parole, con cui empatizzo profondamente da persona che per tanto tempo
nel suo vuoto è andata a cercare l’amore, io ci leggo un “dov’è? dov’è quest’amore
che mi spetta?” ma il fatto è che non vi spetta. Poi io vi auguro questa
fortuna. vi auguro che qualcuno vi accordi questo privilegio. E per non eludere
la domanda su cosa poter fare, vi dico questo: io ho parlato di tendenze
generali, di dinamiche, di cambiamenti culturali, ma fatto sta che ognuno è
diverso. Questi sono due approcci della visione della realtà in opposizione ma
complementari ossia da un lato è necessario guardare alla massa, dall’altro, però,
bisogna guardare il singolo.
Se
si fa solo la prima cosa, si generalizza, se si guarda solo la seconda, non si
capiscono i cambiamenti culturali. Tendenzialmente ognuno di noi è portato più
ad un approccio rispetto all’altro ma servono entrambi: il cosiddetto pensiero complesso
che è l’unico che dà la speranza di riuscire a capirci qualcosina nel mondo.
Quindi,
fidatevi, che non siete i soli. Non siete voi contro la massa. Tante altre
persone come voi hanno voglia di impegnarsi, hanno voglia di crescere, hanno voglia
di innamorarsi, si tratta appunto di TROVARSI. Di avere fiducia che in questo
magma di possibilità terrificanti in cui le nostre vite sono immerse ogni tanto
qualcuna volge a nostro favore.
Sul
come trovarsi purtroppo il periodo è infausto ma di fatto vi sconsiglio di
lasciar perdere od evitare l’uso delle app.
Frequentare
dal vivo e cercare un terreno comune, un’associazione, un’attività sportiva ecc.
insomma quell’elemento comune qualunque esso sia sul quale costruire dei
rapporti umani. e chissà se in questi gruppi, oltre alle occasioni romantiche,
non troviate nell’amicizia quell’amore di cui avete tanto bisogno”
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