Visualizzazione post con etichetta serendipity. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta serendipity. Mostra tutti i post

domenica 9 agosto 2020

CIBO.


Un libro di fantascienza che per certi aspetti lo trovo abbastanza vicino alla realtà. La storia di popoli che abitano lo spazio, dei loro usi e costumi e della loro convivenza. 
La narrazione è fluida e gli eventi che si succedono sono a tratti inquietanti ovvero nella lettura si insinua quel senso di inquietudine, di suspence che è quello che mi aspetto da un libro di questo genere. Sarebbe stato interessante se fossero state approfondite alcune vicende, magari il finale. Ma forse è quasi meglio così. 
Forse, non siamo così diversi dal "diverso". 
Il romanzo è breve, 200 pagine, e si legge tutto di un fiato. Io però l'ho letto a più riprese. Non lo volevo finire: non volevo girare l'ultima pagina,cosi facendo avrei concluso una promessa che mi teneva legata al ricordo di un'anima, di ferite aperte, di quello che non è mai stato e mai sarà.
Invece il ricordo è proprio come un libro: dopo averlo letto, lo riponi nella tua libreria,  in quale scaffale lo decidi tu. E ogni tanto, se ti va, lo sfogli, lo rileggi. 

sabato 28 luglio 2012

Chissà di cosa avrò bisogno...

Sono in una piazza di una popolare cittadina d'arte a pochi passi da casa mia. C'è un concerto. C'è gente. Molta gente. Nella piazza ci sono due chiese: il duomo con il campanile progettato da michelangelo, e una chiesa sconsacrata.
Io sono seduta sulla scalinata della chiesa sconsacrata a qualche decina di metri dietro al palco.
La musica è già iniziata da un tempo non precisato e ad un certo punto, mentre sto fissando il vuoto, appare una figura maschile che mi prende la mano, mi fa alzare e chinandosi, poiché è molto più alto di me, mi prende e mi...