mercoledì 15 settembre 2010

Cit. azioni.


Da alcuni anni tengo nel cassetto della mia scrivania un piccolo quaderno con una copertina viola di marca Monocromo. I bordi e gli angoli sono ormai logori ma non ho ancora finito di scriverci, ho da poco superato la metà. Ogni volta che finisco un libro ci appunto i pezzi che mi hanno particolarmente colpito e adesso mi torna particolarmente utile poiché ho voglia di aggiornare il blog ma di scrivere di me e del mio "erotismo in bianco"* mica c'ho voglia, ci penserò più in là.


"Io non solo non ho saputo diventare cattivo, ma non ho saputo diventare niente: nè cattivo nè buono, nè furfante nè onesto, nè eroe nè insetto. E ora vivo nella mia tana facendomi beffe di me stesso, con la maligna e vana consolazione che d'altronde un uomo intelligente non può diventare sul serio "qualcosa", solo uno stupido può diventare "qualcosa"."



Memorie dal sottosuolo



"Quante volte mi era accaduto di camminare su e giù per la stanza con un desiderio inconfessato di essere offeso da qualcuno, di sentirmi apostrofare con parole tali da essere considerate offensive, per potermi sfogare in qualche modo. (...) E' una cosa comune che succede, nella maggioranza dei casi, quando esiste nel cuore una vera tristezza sconosciuta da tutti e che si vorrebbe ma non si può rivelare."



Umiliati e offesi
 



F.M. Dostoevskij
 



*citazione coltissima coi controcazzi, mica pizza e fichi. Un meritato premio a chi indovina da dove è tratta.

2 commenti:

gattosecco ha detto...

io ovviamente non lo so.

era solo per dire che pure io ho un'agenda in cui mi segno frasi e/o passi significativi

ChemicalHarvest ha detto...


è tratta da una canzone di donatella rettore mi pare..
mi meraviglio.. un musicofilo come te..
se indovinavi ti regalavo il cd di gigidalessio..peccato :(